Deltametrina, Acetamiprid, Fosmet e Spinetoram sono i quattro pesticidi che la Regione Puglia vorrebbe imporre su tutto il territorio per combattere le sputacchine. Con gli interventi obbligatori previsti nel “Piano Xylella 2021“, presentato lo scorso 11 Marzo, si distruggerebbe la meravigliosa biodiversità della nostra Regione. Pensiamo ai parchi naturali, ai boschi, ai giardini dei privati, alle piccole aziende biologiche e biodinamiche, all’intero comparto apistico, alle masserie didattiche. Più gravi ancora i danni per il turismo: Dopo aver investito per decenni in un settore strategico, già piegato dalla pandemia, ora la “Regione più bella del Mondo” potrebbe diventare la più inquinata d’Europa. Si, perché questi interventi sono senza uguali in Europa!
Più di 50 associazioni (tra le quali anche noi) e più di 3500 firmatari di una petizione si sono ribellati contro tale decisione che va in direzione opposta alle nuove scelte europee mirate ad eliminare definitivamente i pesticidi.
L’Assessore all’Ambiente, il giorno 30 marzo 2021, ha dichiarato che sarà reso “… possibile l’utilizzo anche di biopesticidi autorizzati e di prodotti naturali, che hanno dimostrato efficacia nelle sperimentazioni. […] Il piano di contrasto alla Xylella non prevederà l’obbligo dell’utilizzo di pesticidi che rischiano di danneggiare interi ecosistemi, specie ed habitat[…].”
Sono senz’altro delle belle parole. Tuttavia, il regolamento 2020/1201 dell’Europa è chiaro e prevede nelle misure di contrasto alla Xylella “trattamenti chimici, biologici o meccanici efficaci contro i vettori […] nella zona infetta e nella zona cuscinetto.” (art.8, comma 2)
I “trattamenti chimici” previsti in Puglia servirebbero soltanto a svuotare le scorte dei magazzini delle multinazionali sul nostro bellissimo territorio.
Fermiamoli!
Firmate la petizione in change.org/lapuglianonsiavvelena